E cadevano le foglie
come un vuoto mi lasciarono nell'anima,
respiro di stagione che muore
e si porta via i tramonti senza vento
che allietavano le sere di settembre.
Ed il vento soffia ancora
ma non credere che si fermi all'orizzonte,
lui scavalca i monti e invade nuove terre
e si porta dietro i semi della vita,
altri fiori coglierai con le tue dita.
E sulla collina, un rudere, che strano,
come idolo di pietra,
guarda il vento che passa e va lontano.
E cadevano le foglie,
come spesso cade il mito e la leggenda,
sensazione di illusione e di incertezza,
che imprigiona la tua mente nei suoi rami,
ti fa illudere che il sogno e' il tuo domani.
Ed il tempo scorre ancora,
sotto al ponte tra il futuro ed il passato,
tra il possibile e quello che e' gia' stato,
piu' trascorre e piu' ti accorgi che lo ami,
vuoi fermarlo ma ti sfugge tra le mani.
E sulla collina, un rudere, che strano,
come idolo di pietra,
guarda il vento che passa e va lontano.